PAOLO TUTTINO - tessera N° 165
Alcuni giocatori rimangono impressi nel cuore e nella mente dei tifosi. Questo accade per diversi motivi: un gol importante, caratteristiche particolari, lunga militanza nelle fila della squadra.
Paolo Tuttino, classe 1951, arrivò alla Sampdoria prelevato dall’Udinese in Serie C. Gran bella persona, come calciatore avrebbe potuto fare una carriera molto importante, nonostante sia stata di buon livello. Ha giocato in blucerchiato per 4 anni, totalizzando 131 presenze con 8 reti. Ciò che ha sempre impressionato sotto il profilo calcistico è stato il suo spirito di sacrificio, era quello che a centrocampo correva più di tutti. Si poteva definire un centrocampista a tutto tondo, uno che non si risparmiava mai e per questo durante la settimana i suoi compagni di squadra scherzavano dicendogli “mangia e riposa bene, che domenica devi correre”. Riusciva a mantenere alti i ritmi sulla linea mediana sia correndo come un matto, sia giocando bene con i piedi. Era dotato di tecnica e di corsa e più gli dicevano di correre e più lui correva…Poi, un gol può cambiare la vita di un calciatore, rimanere come un marchio indelebile, nella memoria di compagni, tifosi, addetti ai lavori. Questo è il destino di Paolo Tuttino…la rete fu segnata all' Ascoli il 15 gennaio 1978 ed entrò direttamente nella storia: “Il gol fu quello del definitivo 3-2 contro i marchigiani, imbattuti ed autentici dominatori del torneo di serie B. Fu una conclusione molto spettacolare, che si andò ad infilare proprio sotto la traversa. Da allora, ovunque vada, tutti continuano a ricordarmela e devo dire che la cosa mi fa sempre piacere”.
Dopo aver appeso le scarpette al chiodo è rimasto a Genova, allenando tra l’altro le giovanili della Sampdoria.
(Estrapolato dall’Archivio di Repubblica e dal sito http://www.sampdorianews.net/)